Dopo le trattative tra i sindacati del settore e le associazioni datoriali che rappresentano le famiglie, entrerà in vigore dal 1° ottobre 2020 il rinnovo del CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, stipulato in data 1° luglio 2013.

Le collaboratrici domestiche (badanti, colf e baby-sitter) si chiameranno d’ora in avanti ASSISTENTI FAMILIARI e sono state introdotte novità soprattutto per quelle famiglie che hanno bisogno di un aiuto 24 ore su 24 come quelle che devono prendersi cura di anziani non autosufficienti.

 

“L’accordo – affermano i sindacati – definisce l’inquadramento degli assistenti familiari in quattro livelli, a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi, in base alle conoscenze e competenze possedute in riferimento alla mansione richiesta, superando la consolidata distinzione tra colf, badanti e baby-sitter e puntando piuttosto l’accento sul contesto all’interno del quale viene espletata la prestazione d’opera e operando un netto distinguo tra lavoratori che coadiuvano le famiglie nel ménage quotidiano, e coloro i quali lo fanno prendendosi cura di un altro essere umano”. “Il nuovo contratto – concludono – chiude una fase di estrema incertezza per la categoria ed il settore, attanagliato dalla forte presenza di lavoro nero e sommerso e mette le parti nelle migliori condizioni per proseguire il confronto, anche con le istituzioni, con l’obiettivo di rendere maggiormente attrattivo il lavoro regolare in un comparto che tanto ha dato nella fase emergenziale e che è chiamato a svolgere un ruolo essenziale nel nostro Paese, alla luce delle stime sull’invecchiamento demografico”.

 

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