Dal 4 maggio avrà inizio la cosiddetta FASE 2, una “normalità diversa” per milioni di persone dopo un lockdown di circa due mesi, che ha visto costretti in casa gli italiani come misura per impedire il propagarsi ulteriore del contagio del nuovo coronavirus SARS-COV2. Ormai lo sappiamo tutti cosa significa lockdown e cosa ha comportato: scuole chiuse, figli in casa, genitori in smartworking (ovviamente quando possibile), attività commerciali chiuse…insomma un intero Paese in stallo!

La conferma della famosa fase 2 arriva direttamente dal Presidente del Consiglio, dei Ministri Giuseppe Conte durante la conferenza stampa del 26 aprile 2020, in cui ha annunciato le misure più importanti del nuovo DPCM.

Ma cosa cambierà dal 4 maggio? E cosa porterà di diverso la famosa fase 2 rispetto alla fase 1? Sono sicura che ce lo stiamo chiedendo tutti.

A partire da questa data ci sarà un’apertura parziale e controllata di diverse attività lavorative, ad esclusione delle scuole. Questo si traduce con il rientro lavorativo dei genitori. Ma se le scuole restano chiuse, a chi lasceranno i loro figli?

Certo è che il paese ha bisogno di ripartire, per non rendere ancora più pesante già l’enorme danno economico, ma bisogna procedere in modo da non incrementare le difficoltà sociali delle famiglie italiane, pensando a misure di sostegno e alla proroga di strumenti già previste nella fase 1.

La soluzione pensata dal governo è, dunque, la proroga del bonus baby-sitter e l’incremento del congedo parentale.

Facciamo un po’ di chiarezza su cos’è il bonus baby-sitter, a chi è destinato, quali sono i requisiti e come farne richiesta.

 

  mary poppins

Bonus baby-sitter: voucher da 600 a 1.000 euro

Per andare in contro alle famiglie durante l’emergenza Coronavirus, il Governo ha reintrodotto il bonus baby-sitter, erogato come voucher dall’INPS per un importo di 600 euro, da utilizzare per pagare una baby-sitter regolarmente assunta. Il bonus può essere incrementato fino ad un massimo di 1.000 euro nel caso di personale tecnico o sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio, ecc.) o appartenenti alle Forze dell’Ordine. Il voucher è riservato a famiglie con figli di età inferiore ai 12 anni.

famiglia


A chi è destinato il voucher

  • ai genitori di figli di età inferiore a 12 anni alla data del 5 marzo 2020;
  • anche in caso di adozione e affido preadottivo;
  • oltre il limite d’età di 12 anni, in presenza di figli con handicap in situazione di gravità, purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale.

Nel dettaglio, il voucher dal valore di 600 euro spetta ai lavoratori dipendenti privati, ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS e ai lavoratori autonomi (iscritti e non all’INPS, ma nell’ultimo caso subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali).

Il voucher dal valore di 1.000 euro spetta invece ai lavoratori appartenenti alle seguenti categorie: medici, infermieri, personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, tecnici di laboratorio biomedico e di radiologia, operatori sociosanitari e i dipendenti pubblici appartenenti alle Forze dell’Ordine o appartenenti alla sanità.

 

Come fare richiesta del bonus

Le famiglie che intendono fare richiesta del bonus baby-sitter, lo potranno fare inoltrando domanda all’INPS. La procedura può essere effettuata sul sito web dell’INPS (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx) oppure chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803.164 gratuitamente da rete fissa, oppure al numero 06 164.164 da cellulare, pagando in base alla propria tariffa telefonica.